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Coordinamento Emergenza Urgenza Cimo: “Serve un’area unica dell’emergenza urgenza a livello nazionale”

Cimo chiede a Governo e Regioni un Dipartimento Emergenza Urgenza in ogni azienda, un Dipartimento Monospecialistico per patologie e traumi tempo dipendenti, piante organiche determinate e definite, standard del personale nel 118, nel Pronto Soccorso, OBI e nei reparti di degenza, la stabilizzazione dei medici a rapporto subordinato e non specializzati 

 

“La mancata applicazione del d.p.r. 27 marzo 1992 – dichiarano al termine della riunione nazionale dal coordinamento Cimo Emergenza Urgenza di Cimo – , atto che costituiva il servizio di emergenza urgenza del sistema sanitario nazionale e regionale, rischia di far collassare tutto il sistema. E’ necessario, ora più che mai, avere a livello nazionale un sistema uniforme sotto gli aspetti organizzativi dei sistemi di emergenza urgenza. E’ una delle necessità imprescindibili per affrontare le nuove sfide poste dalla  riorganizzazione dei servizi a livello territoriale e ospedaliero”.

 

“Di fatto – scrivono da Cimo in una nota -, oggi, la sanità è in continua ricerca e sviluppo di un nuovo modello clinico assistenziale, territorio-ospedale, sicuro e di qualità, che usi le risorse in modo appropriato, garantendo i livelli minimi assistenziali, migliorando continuamente la qualità e gli esiti dei servizi erogati. Per questo riteniamo che l’Emergenza urgenza debba diventare la colonna vertebrale del sistema sanitario nazionale, costituita da più corpi: quello del sistema 118 (emergenza preospedaliera), i servizi di pronto soccorso di osservazione (emergenza alla porta dell’ospedale), le medicine urgenza e di intensità (emergenza intra ospedaliero). Solo creando una rete, che unisca il territorio all’ospedale e gli ospedali fra loro, si potrà affrontare e garantire l’emergenza”.

 

“Come coordinamento – proseguono nella nota – stiamo raccogliendo dati sulle criticità che ogni territorio incontro nel servizio di emergenza urgenza. Questi dati verranno presentati il 28 e il 29 ottobre nel corso del nostro convegno annuale. In attesa che anche i dati confermino quanto sosteniamo da anni, chiediamo al Governo e alle Regioni: un Dipartimento Emergenza Urgenza in ogni azienda; un Dipartimento Monospecialistico con “Specialista in Medicina di Emergenza Urgenza” a garanzia dei PDTA per Patologie e Traumi Tempo dipendenti; Piante Organiche determinate e definite. Standard del personale nell’emergenza sistema 118, nel Pronto Soccorso, OBI e nei reparti di degenza. La stabilizzazione dei medici precari a rapporto subordinato e di tutti quei medici che non hanno la specializzazione ma che in questi anni hanno maturato conoscenze e competenze lavorando a sostegno del sistema emergenza urgenza regionale. E un unico contratto lavorativo”.