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Nuovo contratto, Cimo,Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials Medici chiedono l’incremento delle risorse e l’abrogazione delle norme che riducono i fondi

“Le tre organizzazioni sindacali mediche della dipendenza aderenti ad Alleanza per la Professione Medica, Cimo Fesmed Anpo-Ascoti-Fials Medici, hanno verificato che non esistono le condizioni per l’avvio di una trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro in assenza di un incremento delle risorse disponibili”. Così una nota delle tre sigle aderenti a Apm  “CimoFesmed ed Anpo-Ascoti Fials Medici” proseguono “sono coscienti che la ancora non risolta crisi economica del paese e l’inglobamento dei Medici del Ssn all’interno della Dirigenza pubblica rendono difficile aumenti contrattuali adeguati al lavoro medico, evidenziano però che numerosi interventi normativi succedutisi dal 2010 hanno progressivamente ridotto i fondi destinati al riconoscimento del merito e delle progressive competenze, nonché delle condizioni di disagio lavorativi (turni notturni e orari per coprire le carenze di organico). Tutto questo associato alla perdita del 25% dei posti di Direttore di struttura che rappresentano l’apice della carriera. Cimo Fesmed Anpo-Ascoti-Fials Medici hanno concordato quindi che in assenza di norme nelle prossima legge di stabilità che, incrementino le risorse messe a disposizione per il rinnovo contrattuale e che abroghino tutte le norme che riducono i fondi contrattuali, riportando alle regole sottoscritte nell’ultimo contratto di lavoro (maggio 2010), non esistono le condizioni per aprire le trattative per i rinnovi contrattuali. Pertanto si confronteranno con le altre OO.SS. della categoria per proclamare insieme lo stato di agitazione e iniziative sindacali fino alla proclamazione di una o più giornate di sciopero”.