CASSI, PREVEDE TEMPI ADEGUATI PER LA NUOVA STRUTTURA INTRAMOENIA
Un passo avanti verso la realizzazione di una nuova struttura per l’intramoenia è stato compiuto il 12 marzo, con la pubblicazione delle prime regole sulla Gazzetta Ufficiale. Determinazione delle modalità tecniche per la realizzazione della infrastruttura di rete per il supporto all’organizzazione dell’attività lbero professionale intramuraria; così titola il decreto, che parte dallo schema approvato un mese fa nella conferenza Stato-Regioni. Le Regioni dovranno rendere disponibile ai professionisti un punto unico di accesso a un’infrastruttura di rete per la fornitura dei servizi in intramoenia. In riferimento all’inserimento e alla comunicazione all’azienda sanitaria dei dati su impegno orario, pazienti visitati, prestazioni ed estremi dei pagamenti, occorrerà complementare procedure laddove queste non siano già presenti e prevedere l’integrazione con gli strumenti di pagamento elettronici, secondo le modalità prescritte nelle Linee guida nazionali del sistema Cup. Le operazioni sui dati personali dovranno essere effettuate con strumenti elettronici e modalità che assicurino il rispetto della privacy. Inoltre le regioni dovranno prevedere sessioni di formazione per gli utilizzatori del sistema. Un atto dovuto – ha commentato il presidente del Cimo-Asmd Riccardo Cassi – ma ho forti dubbi che tutte le aziende riescano a mettersi a norma nei tempi necessari. Cassi non critica il decreto nel merito, ma lo contestualizza nell’attuale situazione italiana: potrebbero anche essere cose bellissime, però dobbiamo calarci nella realtà un Paese arretrato tecnologicamente anche sulla trasmissione dati, con norme che non vengono rispettate, con notevoli rischi di violazione della privacy. E’ bello mettere le cose su carta, ma se poi si va a vedere la realtà delle nostre strutture sanitarie, ci si meraviglia come qualcuno possa aver pensato che siano realizzabili in tempi brevi. Il timore è che, come al solito, a rimetterci siano i medici: in un momento in cui mancano le risorse occorre prevedere tempi adeguati, altrimenti si rischia di veder svanire la libera professione intramoenia, già ridotta notevolmente da crisi economica e tasse.