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QUEL SILENZIO INASPETTATO CHE EMERGE DALL’ASSESSORATO

Il 13 luglio si è insediato il nuovo Assessore alla salute della Regione siciliana, on. Baldo Gucciardi. La scelta di una figura politica è stata dalla Cimo riconosciuta come in linea all’esigenza di un momento in cui solo l’appoggio di una convergenza politica , poteva e doveva sbloccare un passaggio assai delicato quale la rideterminazione delle piante organiche sulla base della revisione della rete ospedaliera con conseguente rielaborazione degli atti aziendali delle Asp e delle Aziende ospedaliere della Regione.

Abbiamo chiesto al nuovo Assessore un incontro finalizzato a chiarire le posizioni assunte dalla Cimo sia sulla vicenda che ha portato alle dimissioni della dott.ssa Borsellino, sia all’assunzione di responsabilità nel sottoscrivere le linee di indirizzo sulla stesura degli atti aziendali che sulla determinazione delle piante organiche. Abbiamo chiesto questo incontro proprio perché riteniamo di aver sempre assunto un atteggiamento di franco confronto al tavolo di concertazione, di essere stati conseguenti nelle scelte, nel rispetto delle responsabilità che non abbiamo rifuggito da assumere.

Mi sarei aspettato una nota di riscontro anche se evasiva ma almeno di presa d’atto della nostra disponibilità, ma nulla, nessuna risposta.

Ovviamente abbiamo ritenuto di farci promotori anche coinvolgendo tutte le altre sigle sindacali, facendo una richiesta di incontro al fine di valutare l’evolversi dell’iter per la definizione degli atti aziendali e delle piante organiche nelle varie realtà. Ma anche questa richiesta da parte di tutte le sigle sindacali ad oggi rimane inevasa.

Nemmeno la ormai consueta riunione formale di presentazione con la convocazione oceanica di tutte le sigle sindacali, con le note parole di rito sul “faremo, condivideremo,realizzeremo”, niente nessun incontro, anche solo per conoscersi.

Ora sarebbe facile stigmatizzare tale comportamento come anti democratico, irrispettoso delle rappresentanze sindacali etc etc…., ma a me sorge anche il sospetto che proprio per la figura Politica del nuovo Assessore ci sia come un velato pudore a presentarsi innanzi alle OO.SS. della dirigenza medica e dover dire che ad oggi non ha ricevuto uno straccio di atto aziendale da parte dei direttori generali, men che meno una pianta organica, che dal poco che si sa tali Atti e Previsioni sono distanti in modo abissale dalle Linee di indirizzo emanate dall’Assessorato ed avallate dalle sigle sindacale nonché esitate dalla VI Commissione, che non sappiamo esattamente cosa: “Faremo se condivideremo alcunché ma soprattutto se realizzeremo qualcosa che sia minimamente in linea con quanto indicato nelle Linee di indirizzo”.

E come può confrontarsi con chi si è preso responsabilità importanti come noi se poi chi lo rappresenta in periferia ne smentisce le linee di indirizzo, a meno che non le condivida nemmeno l’on. Assessore e per qualche ragione ne voglia modificare lo spirito,forse costretto ad accontentare pressioni politiche a cui non può sottrarsi, essendo egli stesso un politico.

Avevamo iniziato il ragionamento dicendo che pare positivo che un settore così delicato quale la “Sanità” tornasse nelle mani di un politico, che avesse poi la forza dello schieramento che lo ha scelto,per sostenere scelte strategiche ancor che impopolari ma necessarie, temiamo ora che la stessa politica vanifichi lo sforzo fatto in sede di trattativa al fine di razionalizzare l’offerta sanitaria in Sicilia, sottomettendo l’interesse generale alla logica del mantenimento di privilegi e feudi che mai hanno tenuto conto di ciò che il cittadino si aspetta e ha bisogno.

La Cimo non tornerà sui suoi passi, non rivedrà le sue posizioni, non soggiace alla logica del dover tener conto di posizioni acquisite e da difendere, la Cimo difenderà le sue scelte che sono la “Sicurezza “ dei luoghi ove si eroga il bene Salute, la “Dignità” degli operatori della sanità, contestualizzata in luoghi che abbiano sempre le caratteristiche necessarie per essere definiti, per mezzi e personale adeguati, Ospedali, Distretti sanitari, Pte, Sert, Pta o ancora qualunque struttura che si pregia di essere definita “ erogatore di salute “.

Nell’attesa che da piazza Ziino qualcuno ritenga di risponderci, riaffermiamo la nostra volontà di vigilare sugli atti aziendali e sulle piante organiche, con la certezza che rispediremo al mittente qualunque proposta non in linea con quanto a suo tempo sottoscritto in Assessorato.

 

 

Riccardo Spampinato

Segretario Regionale Cimo