CIMO LAZIO: AL SAN CAMILLO È SEMPRE CAOS, IL DISASTRO È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI
Lavra: da anni facciamo proposte per eliminare il sovraffollamento dei Pronto soccorso-Dea “Ci piacerebbe fosse il contrario, ma non è stato risolto alcun problema all’ospedale San Camillo di Roma, né ora né in futuro se si continua in questo modo. Regna quotidianamente il caos”. A commentare così, la nota stampa diffusa dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, è Giuseppe Lavra, Segretario Regionale CIMO Lazio, secondo cui c’è ben altro da fare per tornare alla normalità e migliorare le condizioni degli ospedali romani. “Dispiace dissentire con il presidente Zingaretti – spiega Lavra – ma l’unico modo per risolvere il problema, nonostante lui dica che ora sia tutto rientrato nella norma, è prevedere di eliminare il sovraffollamento dei Pronto Soccorso-Dea di tutti i grandi nosocomi del Lazio con un programma d’azione chiaro e preciso: ridefinendo il percorso del paziente e smettendo di ampliare le aree in cui vengono trattenuti i malati, creando solo sovraffollamento; potenziando in modo congruo la degenza ordinaria di area internistica degli ospedali, aumentando la ricettività per i malati ricoverati e
sprecando meno tempo, e soprattutto risorse, nella gestione di settori collaterali del “pianeta sanità”, che speculano sul sovraffollamento dei Pronto Soccorso ma non servono a migliorare alcunché”. Per Lavra “è questa la ricetta proposta dalla Cimo da anni e mai ascoltata. I cittadini che sperimentano disservizi inaccettabili che sono ovunque all’ordine del giorno, non possono che
indignarsi ascoltando dai media che la situazione è tornata alla normalità. Il disastro della sanità laziale è sotto gli occhi di tutti”.
Giuseppe Lavra
Segretario Regionale Cimo Lazio