Contratto medici, Anaao e Cimo all’Aran: «Niente polemiche, ma testo è inaccettabile»
Contratto medici, Anaao e Cimo all’Aran: «Niente polemiche, ma il testo è inaccettabile»
Roma, 30 giugno 2023 – Le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni dai sindacati Anaao Assomed e Cimo in merito alla trattativa per il rinnovo del contratto dei medici, veterinari e dirigenti sanitari sono tutt’altro che polemiche, come invece sostiene in una nota il Presidente dell’Aran Antonio Naddeo.
La reazione delle organizzazioni sindacali – che, lo ricordiamo, devono difendere gli interessi dei lavoratori – è scaturita dalla lettura di una bozza di contratto che ha numerosi risvolti negativi per la qualità della vita e del lavoro dei professionisti che rappresentano. Una presa di posizione che è stata più volte ribadita dall’Anaao Assomed e dalla Cimo con coerenza nel corso delle riunioni, oltre che attraverso i mezzi stampa.
«I punti di incontro concordati non risolvono le maggiori criticità denunciate dalle organizzazioni sindacali, tra le quali l’orario di lavoro – dichiarano Pierino Di Silverio, Segretario Anaao-Assomed, e Guido Quici, Presidente Cimo -. E sono questi gli snodi su cui occorre lavorare per migliorare un testo che, al momento, riteniamo inaccettabile».
«Siamo consapevoli della disponibilità dell’Aran – aggiungono -, che sta indubbiamente tentando di raggiungere un accordo nell’ambito del proprio ruolo istituzionale, ma appare evidente che ci troviamo dinanzi a un muro di gomma composto dalle Regioni che al momento impedisce di ottenere dei risultati tangibili e avere tempi certi e rapidi di chiusura della trattativa. Non possiamo che auspicare, allora, che l’Aran riesca a persuadere le Regioni sulla necessità di arrivare a un contratto realmente migliorativo per i dirigenti medici, sanitari e veterinari e che possa fornire nuova speranza alle migliaia di colleghi che continuano a fuggire dagli ospedali. Il contratto non può essere un mero atto burocratico economico, ma deve concorrere a migliorare lo stato del nostro sistema di cure e di chi le eroga».