Rinnovo contratto medici,

Quici (CIMO): «Fase cruciale, aspettiamo testi Aran per valutare accoglimento nostre richieste»

 

Il Presidente del sindacato: «Regioni si trovano davanti a un bivio. CCNL dovrà migliorare le condizioni di lavoro e la qualità della vita dei medici e dei dirigenti sanitari di tutta Italia»

 

Guido Quici, Presidente CIMO

Roma, 15 maggio 2023 – La trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro dei dirigenti medici, veterinari e sanitari entra nel vivo. Nei prossimi giorni, infatti, sono previsti incontri ravvicinati in Aran, che invierà ai sindacati la nuova versione del testo elaborata a seguito delle trattative delle scorse settimane.

 

«Ci auguriamo che il confronto con l’Aran continui ad essere franco e collaborativo, con l’obiettivo di arrivare ad un testo condiviso che possa migliorare le condizioni di lavoro e la qualità della vita dei medici e dei dirigenti sanitari di tutta Italia», commenta Guido Quici, Presidente CIMO.

 

«Non possiamo che condividere l’auspicio del Presidente dell’Aran Antonio Naddeo di concludere le trattative rapidamente – aggiunge -, ma aspettiamo di leggere i testi e di valutare quali richieste da noi avanzate sono state accolte prima di sbilanciarci in previsioni forse eccessivamente ottimistiche».

 

«In questa fase infatti il pallino è nelle mani del comitato di settore Regioni-Sanità, che dovrà esprimersi sugli aspetti normativi del contratto. Le Regioni allora si trovano davanti ad un bivio, e devono decidere se intendono dare una svolta al Servizio sanitario nazionale, che non può non passare da una valorizzazione del personale, o continuare a sfruttare la professionalità dei medici e dei dirigenti sanitari, assestando il colpo mortale alla sanità pubblica».

 

«Con questo contratto abbiamo la possibilità di frenare la fuga dal Servizio sanitario nazionale: non abbiamo alcuna intenzione di sprecarla», conclude Quici.

 

Comunicato stampa

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