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Nulla di fatto la costituzione delle Rsu della dirigenza convocata dall’Aran (Quotidiano Sanità)

Il Ddl che riordina la dirigenza; il dibattito in corso sul ridisegno di alcuni profili dirigenziali, in primo luogo quello dei medici e mancanza di un quadro normativo complessivo di riferimento. Questi i motivi del fallimento dell’incontro tra l’Aran e le OoSs per discutere l’ipotesi di accordo e sul Regolamento elettorale relativo alla costituzione delle RSU della dirigenza.

“Il varo da parte del Governo del disegno di legge delega che riguarda anche il riordino della dirigenza, dentro al quale in sede parlamentare si delineeranno i confini del ruolo unico dei futuri dirigenti; il dibattito in corso sul ridisegno di alcuni profili dirigenziali, in primo luogo quello dei medici; la necessità, prima di affrontare il tema delle Rsu, di una preventiva definizione tramite Ccnq delle aree della dirigenza che potrà, a questo punto, avvenire solo alla conclusione dell’iter di approvazione del disegno di legge delega e della decretazione delegata”.

Queste le tre principali cause che hanno determinato un sostanziale nulla di fatto
tra l’Aran e le Confederazioni sindacali rappresentative delle Aree dirigenziali che ieri si sono incontrate per discutere su una bozza presentata dall’Agenzia sull’ipotesi di accordo e sul Regolamento elettorale relativi alla costituzione delle Rsu della dirigenza.
Lo riferisce una nota della Federazione Nazionale dei Dirigenti e delle Alte Professionalità della Funzione Pubblica (FP-CIDA) e il Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri – Associazione Sindacale Medici Dirigenti (CIMO-ASMD).

“Non c’è stato bisogno – prosegue la nota – di entrare nel merito della questione data la pregiudiziale posta dalla CIDA e condivisa nella sostanza da tutte le altre organizzazioni confederali. Il Presidente Giorgio Rembadoha manifestato netto dissenso, di origini antiche, sulla costituzione delle Rsu della dirigenza e ed ha per di più̀ obiettato all’Aran di aver scelto il momento sbagliato per una ripresa del tema”.

Dunque spiegano Cida e Cimo “al momento attuale manca un quadro normativo complessivo di riferimento, in primo luogo nella disciplina pubblicistica, che possa consentire di porre alle parti le questioni attinenti la rappresentanza della dirigenza. Ne consegue che oggi non sia neppure possibile definire un’eventuale ricalendarizzazione dell’argomento”.

“L’Aran – conclude la nota -, dopo aver registrato le posizioni di tutti gli attori contrattuali, sostanzialmente convergenti nelle conclusioni dell’impossibilità di una prosecuzione del confronto allo stato attuale, ha dovuto prenderne atto e ha chiuso la riunione e la negoziazione sull’accordo”.