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Tagli, bagarre tra Mef e Salute. Cassi: “Governo rischia credibilità” (Doctor news)

Tagli sì tagli no. Il destino della sanità continua a sembrare in bilico tra ministero dell’Economia e ministero della Salute. E se dalle pagine del Corriere della Sera Pier Carlo Padoan non esclude la possibilità che ci siano sottolineando come «ci siano margini finora largamente non considerati di miglioramento di efficienza in tutta la pubblica amministrazione», sanità compresa, Beatrice Lorenzin in rappresentanza del dicastero della Salute, gli risponde dalle pagine del Messaggero che «se

sulla Sanità dovessero piovere nuovi tagli, gli italiani dovrebbero rinunciare nel medio periodo al sistema sanitario come lo conosciamo oggi. I cittadini dovrebbero ricorrere necessariamente, per potersi curare, ad assicurazioni private o ad altri sistemi». Che cosa aspettarsi? Per il presidente nazionale di Cimo-Asmd, Riccardo Cassi, si tratta di una querelle estiva tipica della politica. «Sono stati definiti degli accordi a luglio» spiega «ed è stato firmato il Patto per la Salute, perciò tenderei a escludere nuovi tagli. Un Governo che si rendesse protagonista di una simile manovra perderebbe del tutto di credibilità. L’unica situazione che potrebbe condurre a una deriva di questo tipo» aggiunge «è rappresentata da un eventuale default, di fronte al quale tutto diventa possibile». Ciò sottolineato per Cassi le parole di Padoan possono essere condivise perché «sacche di inefficienza non mancano anche nel comparto sanitario. Si tratta di identificarle e di reinvestire il risparmio sempre nella sanità. Ma i fondi stanziati per i prossimi tre anni non possono saltare». Altrimenti come minaccia il ministro Lorenzin «La Sanità gratuita sarebbe ridimensionata».