RASSEGNA STAMPA
Contratto di Governo, Cimo: per Sanità proposte valide ma occorre definire garanzie finanziarie e di governance
Le valutazioni di Cimo per il contratto di governo, riassunte punto per punto in un documento, individuano per ogni area le azioni necessarie per dare concretezza e sostenibilità alle iniziative.
“Le proposte contenute nel capitolo Sanità del “contratto di governo” Lega-M5S sono valide a condizione che per la loro realizzazione siano chiaramente definite le garanzie finanziarie e di governance. E che siano proposte da attuare con urgenza, perché la Sanità italiana rischia il punto del non ritorno”. È con queste premesse che il sindacato dei medici Cimo ha elaborato le valutazioni al piano di governo sulla sanità, che invierà ai responsabili istituzionali e politici appena insediato il nuovo Governo. A parere di Cimo la realizzazione del “contratto di governo” Lega – M5S dovrà “preliminarmente offrire le seguenti garanzie:
1.Definire un nuovo rapporto spesa sanitaria/PIL che superi l’attuale livello previsto dal Def (6,4%) che non consente, essendo anche al di sotto della soglia minima indicata dall’Ocse, alcuna politica di sostenibilità e rilancio della sanità.
2.Recuperare la centralità dello Stato assegnando poteri sostitutivi non solo finanziari ma anche organizzativi per quelle regioni che potrebbero essere oggetto di Piani di rientro.
3.Modificare la composizione Fondo Sanitario Nazionale evitando la commistione tra spesa del personale, spesa farmaceutica, spesa ospedaliera, prevenzione, ecc. in virtù della mancata centralizzazione delle risorse”.
«È positivo che, dopo lunghi anni in cui la sanità non è mai stata nell’agenda dei governi, se ne parli esplicitamente – commenta Guido Quici, Presidente Nazionale di Cimo – purché si sia tutti consapevoli che si tratta di mettere mano a un contesto che ha toccato il fondo. Dunque è fondamentale che alle dichiarazioni seguano i fatti, seguendo percorsi urgenti e strutturati su tutto il territorio nazionale».