sanitc3a0[1]

CIMO: TAGLI SU OSPEDALI INUTILI, NON SU PREMI AL MERITO (DOCTOR NEWS)

Sì alla soppressione dei piccoli ospedali, no al risparmio indiscriminato di risorse sulla pelle dei medici dipendenti Ssn: è la posizione di Riccardo Cassi, presidente Cimo-Asmd, secondo sindacato dei medici ospedalieri, dopo che nell’audizione alla camera il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha ribadito – tra le misure previste accanto alla Finanziaria – di voler riorganizzare la rete e di dover risparmiare 540 milioni di euro nel 2015 e 610 nel 2016. Questi soldi non saranno attribuiti alle regioni al capitolo stipendi dei dipendenti, che impiega il 40% del Fondo sanitario nazionale. «Nulla di nuovo – dice Cassi – è un taglio previsto nella relazione di accompagnamento alla bozza di legge di stabilità, e impedirà alle strutture pubbliche di assumere personale per rimpiazzare sanitari che vanno in pensione. Con una contraddizione: da una parte si va a un progressivo, anche se lento, sblocco del turn-over tra 2015 e 2018, e dall’altra le aziende non avranno fondi per assumere. O meglio, se sarà necessario farlo, bisognerà attingere ai tre fondi accessori della nostra retribuzione: il fondo per le retribuzioni di risultato, quello per la retribuzione di posizione e quello per il pagamento di straordinari, pronta disponibilità e varie indennità». Cimo contesta che si possano intaccare le quote del fondo di posizione, legato al merito, alle attribuzioni. «Tagliando qui -dice Cassi -si rischia di demotivare i colleghi con più responsabilità, che magari alla prima occasione se ne andranno. Risparmi si possono piuttosto ottenere riorganizzando la rete ospedaliera e sopprimendo piccoli ospedali con poca casistica, quindi “pericolosi”.  Ma spesso le rivolte dei residenti -specie all’avvicinarsi di elezioni- spingono le regioni a cambi d’idea. In alternativa, proponiamo di rivedere singoli servizi ad esempio bloccando il turn-over in modo mirato, e accorpando personale così da potenziare i servizi dove è prevista una crescita di efficienza.
Mauro Miserendino