RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANO SANITA’
Certificazioni Inail. Anaao e Cimo chiedono incontro con i vertici dell’Istituto: “Vogliamo chiarezza, i compensi devono essere retribuiti”
Le sigle sindacali invitano il Dg dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro, a fare chiarezza in merito alle notizie sul mancato pagamento dei compensi per le certificazioni rese dai medici dipendenti in favore delle vittime di infortuni sul lavoro, così come previsto dal contratto e sollecitano inoltre il ministero della Salute a vigilare sul rispetto degli obblighi contrattuali
05 FEB – “Si faccia chiarezza in merito alle notizie allarmanti sul mancato pagamento dei compensi per le certificazioni rese, in obbedienza a disposizioni contrattuali, dai medici dipendenti in favore delle vittime di infortuni sul lavoro.
Questa la richiesta inviata all’Inail da Anaao Assomed e Cimo che, in un comunicato congiunto, chiedono un incontro ai vertici dell’Istituto e sollecitano l’intervento del ministro della Salute, nel suo ruolo di organo vigilante sulla attività dell’Inail, per garantire il rispetto della dignità del lavoro dei medici e degli obblighi contrattuali sottoscritti.
“Non possiamo accettare – scrivono le due sigle sindacali al Direttore Generale dell’Inail – che per assurdo l’Istituto incassi i contributi senza pagare chi fornisce il relativo servizio di certificazione, né che Inail si sottragga ad un preciso obbligo contrattuale. Occorre, pertanto, sanare questa delicata vicenda, che sta privando il personale medico dell’emergenza del riconoscimento economico spettante per una attività aggiuntiva ai compiti istituzionali, in un momento avaro di riconoscimenti economici per la categoria tutta, a fronte di progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro, e particolarmente penalizzante i medici che lavorano nei Ps”.
Anaao Assomed e Cimo oltre a chiedere un incontro ai vertici dell’Istituto, sollecitano anche l’intervento del Ministro della Salute, nel suo ruolo di organo vigilante sulla attività dell’Inail, per garantire il rispetto della dignità del lavoro dei medici e degli obblighi contrattuali sottoscritti.