SANITÀ’: SINDACATI PATTO PROFESSIONE MEDICA, NON FIRMIAMO PRE-ACCORDO AL BUI
Roma, 22 lug. – Non ci sarà la firma dei sindacati Cimo-Fesmed e Anpo-Ascoti-Fials Medici nel preaccordo sul contratto dei medici, “se il testo in discussione non recepirà le numerose istanze dei sindacati. L’ultima versione del testo verrà resa disponibile da Aran solo oggi pomeriggio alle 16, alla ripresa delle trattative, con una scadenza di chiusura entro la giornata di domani, banalmente motivata dall’imminente scadenza dell’attuale presidente Aran, Sergio Gasparrini, in attesa del successore”.
Lo annunciano i sindacati in una nota, a poche ore dall’incontro con la parte pubblica. “Se il testo che ci verrà presentato non avrà accolto le nostre osservazioni, avremo un contratto non accettabile”, dice Guido Quici, presidente del Patto per la professione medica, che raggruppa Cimo, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials medici. “Nel rispetto delle posizioni di ciascuna organizzazione sindacale, gli aderenti al Patto – continua Quici – ritengono che i testi su cui si è discusso fino ad oggi siano inadeguati, anzi indecenti, perché danneggiano la professione medica in termini morali, professionali, economici e normativi. Riteniamo, inoltre, che sia un contratto politico voluto dalle Regioni, e principalmente da una, con l’obiettivo di aprire una corsia preferenziale ad altre figure professionali sanitarie con i soldi accantonati dai medici”.
Dunque, se il testo definitivo proposto da Aran non dovesse modificarsi significativamente, “il nostro ‘no’ al pre-accordo sarà innanzitutto un no politico a difesa della professione medica – precisa Quici – ed è anche un no tecnico rispetto alla presunta volontà di escludere dal testo, in questa fase finale, decine e decine di disapplicazioni di norme contrattuali pregresse, che di fatto condizioneranno pesantemente il futuro contratto”.