Cimo Fesmed e Cimop convergono in un nuovo patto federativo
30 MAG – La Federazione dei medici Cimo Fesmed e la Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata (Cimop) annunciano di aver siglato un patto federativo per unire le proprie forze e dare seguito alla convergenza di visione e progettualità che da tempo le vede dialogare su temi comuni per la tutela della professione e altre iniziative.
“Si tratta – spiegano Cimo Fesmed e Cimop – del primo accordo di sinergia tra rappresentanze del mondo sanitario pubblico e privato in Italia. L’identità di indirizzo tra le due storiche organizzazioni sindacali su temi cruciali quali la difesa e la valorizzazione della professionalità dei medici, la tutela dei diritti nei contesti di aziende pubbliche e private, la carenza dei medici, l’imbuto formativo e le conseguenze, anche contrattuali, del regionalismo differenziato, è alla base dell’accordo che intende rafforzare rappresentanza e rappresentatività della categoria di fronte alle scelte politiche e alla gestione del Ssn. Questo patto federativo porta Cimo Fesmed e Cimop, pur nei rispettivi differenti ruoli e autonomie, a rappresentare insieme una parte rilevante dei medici ospedalieri della sanità pubblica e privata, con un bacino complessivo stimabile oggi in circa 17.000 iscritti”.
«È un progetto ambizioso e necessario – commenta il Presidente della Federazione Cimo Fesmed, Guido Quici – per la situazione del Ssn e dei medici che vi lavorano, che sono sempre più difficili tanto nel perimetro pubblico quanto nel privato. Oltre che una scelta coraggiosa, questo patto è un segnale importante in direzione di quel cambiamento nella governance sindacale che abbiamo sempre invocato e che stiamo attuando concretamente per restituire al medico un ruolo centrale nel sistema, nel quale siano privilegiati competenza, meritocrazie e relazione con il paziente. Insieme ai diritti dei medici, intendiamo essere garanti dei loro doveri, legati al rispetto del codice deontologico più che al contesto di lavoro. Auspichiamo l’aggregazione a questo progetto di altre realtà del mondo medico, anche per superare le attuali frammentazioni».
«In linea con Cimo Fesmed, riteniamo che la politica debba avere un ruolo importante in sanità ma che le scelte non possano prescindere da un confronto costruttivo con la classe medica – dichiara il Segretario Nazionale Cimop, Carmela De Rango – ed è fondamentale che il medico, sia nelle aziende pubbliche che in quelle private, ottenga la stessa dignità e le stesse opportunità di carriera. È un dato di fatto che la professione medica, pubblica e privata, stia subendo una mutazione significativa, spinta sia dalle norme sulla responsabilità professionale che da un rapporto medico-paziente profondamente influenzato dalla comunicazione medico-sanitaria: questa alleanza è la risposta alla necessità di strutturare consapevolmente nuove forme di partecipazione e azione che il futuro del mondo sindacale richiede». In vista di una sempre maggiore sinergia tra le due realtà e i loro servizi, Cimo Fesmed e Cimop si confronteranno a breve per analizzare ed elaborare proposte congiunte in tema di contratto dei medici, autonomia differenziata, finanziamento del Ssn, responsabilità professionale e formazione.
“Sin d’ora – spiegano – i programmi delle due organizzazioni sono concentrati, oltre alla difesa dei diritti sulla parte economica, sul voler restituire ai medici il ruolo chiave nella valutazione delle cure, nel lavoro di equipe e nella governance clinica, mentre sulla formazione entrambi intendono proporre nuovi modelli, anche basati su scambio diretto di esperienze con chi ha competenze più elevate”.