Proposta di Legge M5S-Lega: “Taglio di 500 milioni per alzare le minime”
Pubblichiamo la proposta di legge a firma M5S-Lega ripresa dagli organi di stampa (Il Sole 24 ore del 08/08/2018) nella quale si ricalcolano gli assegni pensionistici al di sopra dei 4 mila euro netti.
Come preannunciato la settimana scorsa nella nostra news pensionati, all’indomani della sentenza della Corte Europea dei diritti umani che aveva dichiarato irricevibile il ricorso dei pensionati italiani, il governo e la maggioranza che lo sostiene hanno presentato un disegno di legge che di fatto taglia le pensioni al di sopra dei 4 mila euro netti con un meccanismo punitivo che colpisce non solo i pensionati Inps ma anche quelli delle previdenza privata (nel nostro caso l’Enpam) facendo cumulo tra le due forme previdenziali.
Per non incorrere nell’eventuale taglio costituzionale ci si affida ai “principi di solidarietà, eguaglianza, proporzionalità e ragionevolezza” come anche esplicitato dalla Corte europea.
Consapevoli della situazione precaria delle fasce più deboli della popolazione che vivono con una pensione minima forse il meccanismo più giusto secondo i dettami sopra citati è quello di prendere in considerazione tutte le fasce dei pensionati, così come proposto dal Prof. Alberto Brambilla che ipotizza un prelievo dai 2000 euro lordi in su di 5-7 euro mensili.
Certamente una misura come quella proposta dal governo ci ricorda molto quella di Robin Hood che rubava ai ricchi per dare ai poveri.
Ma i pensionati con 4 mila euro netti sono i ricchi?
Massimiliano Bucari
(Coordinatore Nazionale CIMO Pensionati)