Pensioni d’oro, no della Lega “Tagli iniqui e arbitrari”
Il consigliere di Salvini Alberto Brambilla boccia la proposta sui trattamenti superiori agli 80 mila euro
VALENTINA CONTE, ROMA
Retroattivo. Iniquo. Arbitrario. E dunque incostituzionale. Ma soprattutto irrealizzabile. Il ricalcolo contributivo delle pensioni d’oro sopra i 4 mila euro netti al mese, 80 mila euro lordi all’anno, contenuto del progetto di legge depositato alla Camera il 6 agosto scorso dai capigruppo di Lega e Cinque Stelle Molinari D’Uva, viene bocciato da uno studio che Repubblica è in grado di anticipare. E non si tratta di uno studio qualsiasi. Visto che l’autore, Alberto Brambilla – presidente di Itinerari previdenziali, già sottosegretario al Lavoro nel secondo e terzo governo Berlusconi tra 2001-2005 – è ora consigliere del leader leghista Matteo Salvini e suo candidato alla presidenza Inps […]