adnkronos

SANITA”: CONTRATTO MEDICI, CIMO PROPONE PIATTAFORMA PER DISCUTERE PROPOSTA

In vista del prossimo incontro all’Aran


Roma, 19 apr. (AdnKronos Salute) – Una piattaforma contrattuale per il rinnovo del contratto della dirigenza medica: è la proposta che il sindacato dei medici Cimo lancia con l”obiettivo di “superare l”attuale stallo, ridiscutere criticamente quanto finora emerso dal tavolo intersindacale e, soprattutto, rivedere organicamente l’’impianto del confronto per poter qualificare il lavoro dei dirigenti del Servizio sanitario nazionale nell”ottica di un deciso rilancio della sanità pubblica”. Il documento – fanno sapere dal sindacato – è stato consegnato all”Aran e alle altre organizzazioni sindacali in vista dell”incontro intersindacale previsto il 24 aprile.

 

Per Cimo la discussione sul contratto “ha bisogno di imboccare una nuova strada per superare tre ostacoli insormontabili”: il finanziamento, inferiore al resto dei comparti incluso la medicina convenzionata; il mancato trasferimento dell”esclusività di rapporto sul monte salari; l”imposizione di un primo testo normativo frutto di un copia-incolla dei contratti appena siglati con l”area del comparto, che porterebbe a un testo normativo non certo migliorativo dei diritti dei medici e dei dirigenti sanitari.

 

“A causa del mancato rinnovo del contratto e dei tagli alla sanità – spiega Guido Quici, presidente nazionale Cimo medici – tra il 2010 e il 2016 secondo i dati del Mef ogni medico dipendente ha visto una perdita pro capite di 252 euro al mese (oltre 3.000 euro l”anno) cui si aggiungono le decurtazioni che le aziende operano su fondi di posizione, risultato e disagio. Quindi un potere di acquisto e un valore economico del professionista nettamente inferiore all”incremento contrattuale proposto”.

 

Il sindacato per elaborare la piattaforma è partito dalla raccolta sistematica delle disposizioni contrattuali elaborata da Aran sui precedenti contratti di lavoro. Su questo testo Cimo ha impiantato la propria piattaforma aggiornata con le vigenti disposizioni di legge, utilizzando strumenti di lavoro qualificanti nell”ottica sia della sicurezza dei lavoratori che delle cure per i pazienti. Il testo presentato non include il capitolo sulla libera professione, che il sindacato si riserva di presentare successivamente, e tutta la parte comprendente l”aspetto economico che resta in attesa del tavolo di confronto.

 

Secondo Quici, “la situazione è per tutti insostenibile e non è accettabile una soluzione al ribasso: per questo abbiamo voluto presentare una piattaforma che ci permetta di arrivare a discutere a 360 gradi l”intero impianto della proposta in modo unitario e condiviso. Solo così potremo ottenere risultati di impatto adeguato e non parziali sul contratto, e andremo a qualificare il lavoro dei dirigenti del Ssn proprio nell”ottica di un deciso rilancio della sanità pubblica”.

 

“Abbiamo voluto anticipare questa proposta – aggiunge Quici – perché riteniamo che il contratto di lavoro non deve essere il punto di arrivo ma di partenza verso un modo di lavorare più qualificante e, ovviamente, più gratificante soprattutto quando si è reduci da una lunga ”cura dimagrante” che ha gravemente danneggiato la sanità italiana e demotivato chi ancora lavora nel nostro Ssn. Il nostro obiettivo primario resta la qualità della professione medica e l”alto livello delle prestazioni della sanità pubblica, introducendo strumenti di lavoro qualificanti per i medici nell”ottica sia della sicurezza dei lavoratori che delle cure”, conclude il presidente Cimo. (Gia/AdnKronos)