Dirigenza medica, atto di indirizzo sotto la lente Mef
Dovrebbe uscire dalle secche entro una decina di giorni l’Atto di indirizzo per il rinnovo del contratto della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria. A frenare ancora il comitato di settore Regioni Sanità sono i rilievi del Ministero dell’Economia su tre voci che le regioni vorrebbero includere nel nuovo contratto: recupero della Ria, inserimento dell’indennità di esclusività nel monte salari e copertura assicurativa del medico, alla luce di quanto previsto dalla legge Gelli sulla responsabilità professionale e il rischio clinico. È quanto emerso dall’incontro che si è svolto ieri a Roma tra Comitato di settore e sindacati dei camici bianchi su richiesta degli stessi sindacati.
«L’incontro è stato interlocutorio – spiega Riccardo Cassi, presidente uscente di Cimo, che in questi giorni è impegnata nel congresso elettivo a Firenze – e i sindacati hanno ribadito le loro richieste , dall’esigibilità del contratto alla Ria, dai fondi contrattuali al welfare. E si è anche chiesto a Garavaglia di non disallineare il contratto della dirigenza dal rinnovo delle convenzioni e dal rinnovo per il personale del comparto. Il Comitato di s ettore spera di essere alle fasi conclusive, ma serve la bollinatura del Mef su alcune misure». Il problema sono infatti le coperture finanziarie, che dovranno essere compatibili con le risorse rese disponibili nel Fondo sanitario nazionale. Un nodo tutt’altro che scontato.
di Rosanna Magnano