RASSEGNA STAMPA

SANITA’: QUICI (CIMO) SU LEGGE BILANCIO, NON SI INVESTE PER SALUTE CITTADINI 

 

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“Che ci si avvicini al termine di una lunga crisi economica è sotto gli occhi di tutti, che il Pil italiano sia in crescita è ben dichiarato da chi oggi ci governa, ma che il rapporto spesa sanitaria/Pil sia sempre lo stesso, addirittura scenda al 6,3% nel 2020 è la concreta evidenza di come non si intenda assolutamente investire in sanità. Basta con le vecchie politiche dagli slogan ottimistici, cui non fanno seguito azioni che dimostrino, sul campo, un reale cambio di passo della visione politica sulla nostra sanità”. A dichiararlo è Guido Quici, nuovo presidente della Cimo.

 

“Questo dimostra, per l’ennesima volta, che la sanità è considerata uncosto e non un fattore produttivo; che non si è stati capaci, in questi anni di crisi, di dare concrete risposte ai bisogni di salute dei cittadini per le motivazioni che tutti conoscono, a iniziare dai tagli lineari imposti dal Mef; che non ci sia un progetto compiuto – incalza Quici – capace di rilanciare la sanità italiana; che la compressione spesa sanitaria/Pil comporterà un’ulteriore riduzione dell’offerta sanitaria, ovvero un ulteriore aumento dei tempi di attesa e, speriamo di no, una più bassa aspettativa di vita e che, quindi, la previsione di crescita della spesa ‘out of pocket’ sarà confermata”.

 

Queste le preoccupazioni espresse dalla Cimo: “Constatiamo di non aver sbagliato le nostre previsioni. Nella prossima tornata elettorale chiederemo alle varie forze politiche – continua il nuovo presidente – di esprimersi in modo chiaro e trasparente su alcune questioni che riguardano il futuro della nostra sanità, soprattutto l’assunzione di impegni, non formali ma sostanziali, su tematiche che interessano i pazienti e il personale sanitario e medico in particolare. E’ finita l’epoca dell’amnesia, tipica di una politica che agisce e poi dimentica i suoi effetti. Abbiamo una lunga memoria di ciò che è successo in questi anni e – conclude Quici – non ci lasceremo incantare dalle tante sirene”.