Pubblico impiego, Cimo: «Bene l’area contrattuale specifica per la dirigenza sanitaria. Lorenzin ha mantenuto la promessa»
Prime valutazioni positive dalle sigle sindacali della Salnità sul Testo unico del pubblico impiego approvato ieri da Palazzo Chigi. «La ministra Lorenzin lo aveva promesso e alla fine nel Dlgs di riforma della Pa, approvato ieri in Consiglio dei Ministri, è prevista una specifica area contrattuale per la dirigenza sanitaria che il Dlgs Brunetta aveva soppresso. Una lunga battaglia, iniziata nel 2009, si è conclusa positivamente». Lo ha dichiarato Riccardo Cassi, Presidente Cimo.
« Già nell’accordo quadro sulle aree contrattuali ci si era resi conto dell’errore commesso accorpando la sanità alle regioni – continua Cassi – ed era stata prevista un’area dirigenziale per la sanità, ma per un’intesa tra Aran e Confederazioni sindacali senza modificare il quadro legislativo. Ora finalmente si interviene con una modifica al Dlgs. 150/2009 che rende stabile la specificità del settore».
«Adesso – conclude Cassi – ci rivolgiamo alla ministra Lorenzin perché, nonostante le criticità del momento politico, riprenda il percorso dell’art. 22 del Patto per la Salute al fine di poter riconoscere normativamente la peculiarità del lavoro del medico del Ssn, valorizzandone gli specifici aspetti professionali che ne fanno una figura atipica di dirigente pubblico».
Approvazione anche dalle sigle rappresentative dei medici di controllo Inps (Cisl Medici, Fimmg settore Inps, Sin.Me.Vi.Co., Smi Inps Medicina Fiscale, Snami Medicina Fiscale, UILPA Medici Inps). «Esprimiamo consenso e soddisfazione per il passaggio all’Inps – si legge in una nota congiunta – delle competenze sul controllo dello stato di salute dei lavoratori in malattia, il Polo unico, contenuto nel Decreto Legislativo sul Pubblico impiego, approvato dal Consiglio dei Ministri, in cui si contempla , così come da noi sempre richiesto, l’affidamento ai medici fiscali Inps di tutte le funzioni di accertamento medico-legale sulle assenze dal servizio per malattia dei pubblici dipendenti, ivi comprese le attività ambulatoriali inerenti la medicina fiscale. È necessario ora, affinché la riforma possa avere il pieno successo da tutti auspicato, fare subito l’Atto di Indirizzo, nel quale si dovranno fissare, senza possibilità di equivoco, i capisaldi di una convenzione conforme a quelle in essere nel Ssn, con incarico a tempo pieno, indeterminato e modulato ad ore».
di Red. San.