Relazione Coordinamento Medici Pensionati CIMO
Il Coordinamento Nazionale Medici Pensionati CIMO nasce con l’obiettivo primario di promuovere la tutela correlata della previdenza e della salute dei Medici Dirigenti in modo perequato a quanto previsto costituzionalmente per i professionisti in servizio.
La CIMO Pensionati aderisce alla CIDA e ne condivide obiettivi e attività.
L’iter di costituzione è partito con la nomina del Coordinatore Nazionale, Massimiliano Bucari ex segretario della Cimo Umbria ed anche ovviamente Dirigente Medico a riposo. La nomina a coordinatore nazionale è avvenuta a settembre 2012 su proposta dell’Ufficio di Presidenza e ratificata dalla Direzione Nazionale della Cimo.
Gli obiettivi dell’organizzazione, che sta trovando proseliti in tutto il territorio nazionale e che vede nelle collaborazioni con altri organismi, in modo particolare la CIDA, una cassa di risonanza per le proprie battaglie sindacali, non si fermano, comunque, alla tutela dei diritti previdenziale o a lotte di carattere “economico”.
Essa nasce anche per non disperdere il grande patrimonio di amicizia, di collaborazione e aiuto reciproco accumulato in decenni di collaborazione negli ospedali, negli ambulatori e sul territorio con tutti gli iscritti CIMO; per promuovere molteplici attività sociali e culturali anche attivando convenzioni con facilitazioni per i pensionati (Assicurazione, patronato, assistenza fiscale, convenzioni etc…
Il 26 gennaio 2013 in Roma vede finalmente la luce, presso la sede della Cimo Nazionale, il Coordinamento Nazionale Pensionati CIMO; che ratifica ed approva il Regolamento, successivamente approvato e ratificato dalla Direzione Nazionale che ne sancisce la legittimità.
E’ stato un periodo molto duro nel quale si è dovuto fare un lavoro di cucitura tra le regioni e le varie anime della Cimo, cercando di mediare situazioni anche abbastanza rigide sulla sopravvivenza del Coordinamento.
Oggi ci accorgiamo che il nostro lavoro ha prodotto i suoi frutti: il coordinamento è vivo sul territorio nazionale ed è cresciuto nel numero degli iscritti e nell’interesse della Dirigenza Cimo.
I medici pensionati della Cimo collaborano attivamente a livello locale per aiutare la diffusione del nostro sindacato negli ospedali e nel territorio.
Attività
Abbiamo prodotto articoli, interviste in merito alle problematiche della categoria:
Pensioni d’oro
Contributo di solidarietà
Risolta la querelle con l’INPS, che ci ha impegnato per più di un anno, a causa del versamento della quota associativa.
Si sono svolte varie riunioni con funzionari dell’ente, che hanno portato al riconoscimento della nostra tesi per il versamento della quota associativa previdenziale: la trattenuta mensile è stabilita da noi e non dall’ente come è avvenuto nell’estate 2015 tanto da portarci alla richiesta di sospensione della convenzione. È seguito a ciò una serie di incontri che hanno portato nel mese di settembre 2016 alla richiesta e conseguente accettazione da parte INPS della trattenuta di 5€ mensili.
In questo lasso di tempo abbiamo avuto purtroppo un rallentamento delle richieste di iscrizione in quanto non tutti gradivano il versamento unico annuale delle quote.
A partire dal gennaio 2017 tale accordo vedrà il suo pieno adempimento.
A tale proposito, permettetemi di ringraziare Roberto Giardina che ha svolto un ruolo importante nella vicenda.
La comunicazione con i nostri iscritti è stata, a mio giudizio, puntuale e coordinata.
Ci siamo adoperati a risolvere ed a consigliare tutti quei colleghi che erano indecisi ed avevano dei dubbi sulle scelte da fare per il pensionamento sia Inps che Enpam.
Ci siamo avvalsi della collaborazione del rag. Pegoraro (consulente Cimo veneto) per risolvere tutti i dubbi interpretativi ed i relativi conteggi pensionistici, professionista davvero preciso e sempre aggiornato che ha fornito risposte precise ed adeguate ai vari quesiti inviati.
La gestione del sito CIMO è stata aggiornata, grazie alla collaborazione della segreteria nazionale, costantemente nella parte relativa i medici pensionati.
Si è prodotto anche CIMO News pensionati, a tutt’oggi 4 numeri, in cui comunichiamo agli iscritti tutte le novità previdenziali.
Permettetemi di ringraziare il Presidente Cassi e la Dirigenza nazionale per l’accordo con la CIDA che ci ha permesso di entrare in una grande organizzazione sindacale senza la quale avremmo potuto contare ben poco a livello ministeriale e governativo.
Abbiamo un rapporto davvero ottimo con il presidente dei pensionati CIDA e con i vertici nazionali: come dirò più avanti le battaglie sindacali previdenziali con CIDA stanno dando i suoi frutti.
Il contributo di solidarietà è stato stoppato avendo un peso sulla sentenza della Corte Costituzionale la tesi sull’iniquità della misura da noi sostenuta.
Inoltre abbiamo inciso insieme sull’ipotesi di ricalcolo delle pensioni retributive dimostrando come dette pensioni già scontino l’effetto redistributivo determinato dai rendimenti decrescenti col crescere della retribuzione di riferimento e l’Inps non disponga di dati storici per poter effettuare tale ricalcolo senza contare il fatto che noi facciamo parte di quel 25% che la pensione se la sono pagata tutta.
La gratuità del cumulo contributivo un’altra battaglia è finalmente prevista nella legge di Bilancio.
Infine per la Perequazione delle pensioni: la Corte Costituzionale dovrebbe pronunciarsi sul ricorso attivato da CIDA nelle primavera 2017.Nel frattempo un incontro di Ambrogioni con il Consigliere economico del governo, ha anticipato che è allo studio dell’esecutivo un nuovo meccanismo di perequazione mentre l’attuale è prorogato per il biennio 2017-2018.
A tale proposito è stato inviato a tutti gli iscritti il modulo di domanda all’Inps per l’interruzione dei termini per la perequazione e per eventuali arretrati della pensione da recapitare all’INPS entro il 31 dicembre 2016.L’ente previdenziale non ne vuole sapere ma siamo sicuri che la spunteremo.
CRITICITA’
Budget assegnato: abbiamo cercato di essere molto attenti alle spese cercando di coordinarci con gli eventi nazionali in Roma per i nostri incontri di Coordinamento, di norma due volte l’anno. La nostra attività di Coordinamento è possibile tramite scambio di e-mail, msm e telefonate ovviamente tutte fuori budget. Sarebbe opportuno rivedere il budget annuale per fare un’attività più mirata sul territorio.
Non tutte le regioni nonostante i ripetuti inviti ai Segretari Regionali ha Provveduto a nominare un coordinatore, spero che con le modifiche statutarie e prendendo atto dell’importanza del medico pensionato alcune posizioni un po’ rigide nei nostri confronti possano essere superate.
ATTIVITA’ 2017
Nella ultima riunione del Coordinamento abbiamo tracciato un programma di massima per il 2017 che verrà messo a punto nel mese di dicembre ed inviato alla Presidenza.
Resta per noi prioritario aumentare il numero degli iscritti, visto che abbiamo superato, come detto le problematiche INPS: c’è stato un confortante aumento di iscritti in questi tre anni.
Vogliamo e dobbiamo fare di più con l’obiettivo di raddoppiare il numero rispetto al 2013.Ma per fare questo abbiamo la necessità di essere considerati NORMALI iscritti CIMO sempre più utili e presto credo indispensabili, che si crei verso il coordinamento un clima di fiducia ed apprezzamento che è necessario per lavorare in serenità.
Forse sarebbe opportuno riconsiderare alla luce del nuovo statuto la nostra posizione di coordinamento nazionale in quello di settore che meglio esprimerebbe ed appagherebbe il desiderio dei nostri iscritti.
Per ultimo stiamo mettendo a punto un pacchetto da offrire ai nostri iscritti come convenzioni (già in parte attuato mutuando da CIDA), assicurazione professionale molto sentita dai colleghi che continuano a lavorare come libero professionisti, assistenza legale e previdenziale etc… tale da invogliare il medico pensionato ad iscriversi alla Cimo pensionati: dobbiamo dare chiaramente una risposta ai nostri colleghi che ci dicono” perché mi devo iscrivere “.
Infine una richiesta al Presidente: Caro Riccardo aiutaci ad entrare direttamente nella Commissione CIDA per le problematiche previdenziali abbiamo bisogno di far presente il nostro punto di vista sulle problematiche della categoria medica che non sempre coincidono con quella della Dirigenza pubblico e privata.