SANITA’: I MEDICI, POCHI E MALTRATTATI, SERVE ATTENZIONE IN LEGGE BILANCIO
Roma, 17 nov. – Pochi per garantire il servizio ai cittadini, dopo anni di tagli e di blocco del turn over. E maltrattatisul piano economico, con un rinnovo contrattuale su cui le certezze sono ben poche. I medici del servizio sanitario pubblico, che protestano oggi in piazza a Roma e con assemblee in tutta Italia, chiedono più attenzione nella legge di Bilancio, per la quale propongono emendamento i cui punti principali sono la defiscalizzazione di produttività, salario accessorio, welfare aziendale.
Il malessere dei camici bianchi, hanno spiegato oggi i leader dell’Intersindacale medica in una conferenza stampa, è forte e potrebbe sfociare in uno sciopero, già fissato per il 28 novembre, senza risposte entro il 24 novembre, giorno della presentazione degli emendamenti alla legge di Stabilità. Un piccolo spiraglio, ha ricordato il presidente della Cimo, Riccardo Cassi, è arrivato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ieri incontrando i sindacati si è impegnata a fare in modo che nel maxi emendamento, possano essere accolte le proposte dei medici.
“La legge di bilancio – ha detto Costantino Troise, segretario nazionale Anaao – si è dimenticata di medici, veterinari e dirigenti sanitari. Ovvero di chi, in questi anni di crisi economica, ha garantito, anche in carenza di risorse economiche,che il Servizio sanitario nazionale continuasse a tutelare la salute dei cittadini. I finanziamenti sono incerti ed esigui, il depauperamento delle risorse accessorie ha continuato indisturbato. Sono incerti i numeri anche per il finanziamento di nuova occupazione,per permetterci di rispettare gli orari europei e di stabilizzare i precari”.
“È una miscela – ha rilevato Troise – che appare punitiva verso una categoria che sta affrontando una professione sempre più pesante e pericolosa sul piano del contenzioso medico legale. Chiediamo di cambiare la legge di bilancio: serve più attenzione e rispetto per quello che facciamo, mettendo a disposizione dei medici pubblici gli stessi benefici che si hanno nel privato”.
All’interno della legge di bilancio, ha precisato Massimo Cozza, segretario di Cgil medici, “c’è un fondo generale per la Pa che è vago. I fondi per i rinnovi contrattuali sono indistinti. Rischiamo che rimanga ben poco. E tutto questo non è esente da rischi. Veniamo da anni di tagli in sanità e di blocco del tour over. Se i medici non vengono sostituiti, le liste d’attesa rischiano di aumentare sempre dipiù”. La protesta coinvolge anche i veterinari, ha ricordato PierluigiUgolini, segretario Fvm, che ha spiegato come sia importante che, al di là della pressione per lo stanziamento delle risorse “i precari della ricerca trovino un contratto stabile”.