Tremila nuovi medici assunti? Sindacati mettono in guardia: scarse risorse del Mef.
Secondo i primi conteggi, il piano di assunzioni del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dovrebbe prevedere l’entrata in servizio di circa 3mila nuovi medici. Già nella legge di Stabilità 2016, per tamponare la situazione, si era previsto un primo sblocco concedendo assunzioni con contratti a termine per coprire i primi dieci mesi dell’anno. E ora sembra sia arrivato il momento di passare alla fase due: entro il 30 settembre, infatti, le Regioni dovranno completare il monitoraggio dei fabbisogni reali, che secondo i sindacati rischia di fornire numeri ben superiori alle stime iniziali, e quindi trasmettere tutti i dati al ministero. Ma sono proprio i sindacati a manifestare qualche riserva sulle possibili e necessarie coperture finanziarie. «Un ostacolo allo sblocco del turn over – avverte Riccardo Cassi, presidente Cimo – potrebbero essere il limite finanziario. Noi speriamo che non vengano posti ulteriori veti da parte del ministero dell’Economia visto che la situazione negli ospedali non è più sostenibile. Finché il Mef continuerà a governare tutto, non si riuscirà a fare progressi seri». Ma, resta la soddisfazione per le ventilate assunzioni. «Finalmente ci si è mossi, nonostante si sia in ritardo di alcuni mesi. Attendevamo che si sbloccasse almeno questo aspetto delle assunzioni dei medici, anche perché c’è la necessità di mettere altri medici negli ospedali non solo per coprire i turni di guardia, ma anche per garantire la continuità che verrà meno nei prossimi anni quando ci saranno moltissimi pensionamenti», continua Cassi. Il presidente Cimo ricorda poi come investire nell’assunzione di un medico in ospedale, rappresenti un investimento e non solo un costo immediato. «In prospettiva, si avrà un professionista formato, si riducono le liste d’attesa, si garantiscono i servizi migliorando quindi lo stato di salute della comunità». E sulla stessa scia anche la Cgil. «L’intenzione di dare risposte al precariato è un’intenzione manifestata da vari governi, ma non si è mai concretizzata o solo in parti minimali. Serve un vero investimento, un piano nazionale di assunzioni con a monte le risorse e parametri del fabbisogno del personale», precisa Massimo Cozza, segretario della Fp-Cgil medici.
Rossella Gemma