Contratti e formazione, Apm al Governo: rispettare gli impegni presi con i medici
Rispettare gli impegni presi con i medici e riprendere le trattative sull’art. 22 del Patto della Salute. A chiederlo a Governo e ministro della Salute nel suo documento programmatico, l’assemblea di Alleanza per la professione medica (Apm), sigla che riunisce, Andi, Anpo-Ascoti-Fials, Cimo, Cimop, Fesmed, Fimmg, Fimp, Sbv e Sumai, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Apm invita anche le Regioni a riconsiderare le posizioni sulle scelte di salute, in un quadro di maggior accordo con le rappresentanze dei medici. Nel suo documento la sigla sindacale ha ripercorso gli impegni presi dal Governo nel corso dell’incontro tenuto a palazzo Chigi il 9 marzo 2016, rilevando come sull’accordo raggiunto fra il Ministero della Salute e le OO.SS. sull’art. 22 del Patto della Salute sia venuto a mancare l’assenso delle Regioni che continuano a eludere ogni tentativo di modifica sostanziale del sistema formativo, per riproporre l’accesso al Ssn di medici senza specializzazione, con l’obiettivo, neppure tanto mascherato, di avere forza lavoro sottopagata per coprire i turni di guardia. Apm stigmatizza, inoltre, il tentativo del Comitato di settore delle Regioni di utilizzare l’atto di indirizzo per il rinnovo del Contratto di lavoro dell’Area sanitaria al fine di interferire nei rapporti fra le professioni, che sono in attesa di un chiarimento fra le parti ed esprime preoccupazione per la manovra messa in atto dalle Regioni promuovendo il maniera strumentale il “modello organizzativo per intensità di cure”, al fine di ottenere dei risparmi a scapito del ruolo del medico e quel che è peggio, a danno della qualità dell’assistenza.