calo_medici[1]

Sindacato medici dirigenti chiede “separazione carriera” “I medici facciano i medici e non i manager.Politica si attivi” (ANSA)

Separare la carriera gestionale da quella professionale: i medici facciano i medici e non i manager ovvero si occupino di cure e non di budget. La proposta è stata presentata oggi dalla Cimo Asmd, sindacato dei medici dirigenti, al convegno “Medico Oggi, una professione in cerca d’autore”. A volerlo sono anche i professionisti stessi, che sembrano sempre più insoddisfatti della loro posizione lavorativa: solo il 5% si sente gratificato e riconosciuto nel suo ruolo e solo il 25% sostiene che la sua carriera sia realmente conforme alle sue capacità professionali. A dirlo è un sondaggio condotto su 6000 medici da Cimo Asmd. “Le funzioni mediche sono reputate dirigenziali, a prescindere se siano di direzione di struttura o di studio e di ricerca. In questo modo si riconosce al medico uno status di dirigente pubblico atipico rispetto al contesto in cui opera”, spiega il presidente Riccardo Cassi. Ad introdurre questa peculiarità, la legge 502/92 che attribuiva ai medici del Servizio sanitario nazionale una qualifica dirigenziale. “La 229 – ricorda Cassi – ha poi appiattito tutti i medici dipendenti in un solo livello giuridico, senza riconoscere la peculiarità della professione, diversa da qualsiasi altro dirigente della pubblica amministrazione”. Quindi l’appello alla politica, e al ministro della PA Marianna Madia in primis, “urge una riforma”.(ANSA).